Per le strade di San Pietroburgo sopra il Neva risplende la sera, una lacrima si getta dal ponte e Nasten’ka ti trovi di fronte, piange sola per il suo sposo lontano e dispettoso. Vi presentate e tu sogni, la notte dopo da lei torni . Lei ti attende e l’ansia monta, chissà fuggire per una volta: Se tu fossi lui, se lui fosse te, passato un anno sarà inganno e l’odio mio sarà per lui, amico mio. Tu Nasten’Ka racconta chi sei, se lui non torna ti direi oltre il ponte e queste panche vagheremo in notti bianche, fra le barche, sopra il fiume, voleremo come piume, i lampioni scriveranno per noi storie sui portoni, nell’angolo buoi si nasconde il sole, nell’angolo buio troveremo il sole. A passeggio sotto braccio inizia il giorno finisce il viaggio, lo sposo per caso avete incontrato. Lei ti lascia poco indietro, lui avanza di un metro, è un sole per Nasten’Ka. Tu sul molo resti solo, loro spiccano il volo e fischietti senza amici cui raccontare di notti a zonzo senza sonno perso ancora in un nuovo sogno. Cose’ il sogno senza sonno Nasten’Ka? |