Sulla linea del Piave, qui in trincea ancora piove, rifornimenti inesistenti, fumo e fame fra i denti, il cecchino spara a chi si muove, a turno fra le mine qualcuno esplode.
Sulla linea del Piave, faccia a faccia coi tedeschi, il fucile inceppato dietro al filo spinato preme forte sopra il petto, sul ricordo che ho più stretto.
Non c’è luna sul Piave, io ci provo tanto vale, la mitraglia a volte sbaglia in battaglia ed inizio a scappare.
Oltre il filo spinato c’è un sientiero inerpicato, mi ci getto d’un fiato con la foga del disperato…
Nascosti stanno i soldatini di stagno, colpito da un compagno cado ai piedi di un castagno, dove mi aggrappo alle radici, ai giorni più felici.
C’è un ragazzo sul Piave, classe del ’99, ferito alla giugulare, che non riesce a respirare, nella neve a tremare, quanto sangue potrà gettare, prima di…
|